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Pessimismo sull’Afghanistan*

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I talibani sono pronti al negoziato sull’Afghanistan. Così é stato affermato subito dopo l’apertura di un ufficio di rappresentanza in Qatar.

Benche’ Kabul abbia salutato questa nuova piattaforma di dialogo, i talibani puntano alle trattative con gli Stati Uniti bypassando il governo fantoccio di Karzai.

Secondo Washington, punto di partenza per le trattative deve essere il riconoscimento della Costituzione afghana del 2004, frutto della presenza atlantica nel paese. Il che significherebbe che i talibani riconoscerebbero anche il governo Karzai.  E cosi’ l’idea viene respinta.

Ultimo aggiornamento Lunedì 23 Gennaio 2012 17:37 Leggi tutto...
 

Un po' di ottimismo*

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Con questo articolo inizia la collaborazione tra La Voce Della Russia (Redazione Italiana) e la nostra Rivista. Ringraziamo  il Capo Redattore Alessandro Prokhorov e tutta la sua Redazione per la gentile e fattiva collaborazione. Di seguito una breve presentazione di questa testata:

La Voce della Russia, compagnia radiofonica multilingue fondata nel 1929 e la maggiore del paese, trasmette in tutto il mondo con un bacino di utenza  di
110 milioni di persone.
La Voce della Russia dispone dell’unico sito multimediale in lingua italiana esistente nel paese http://italian.ruvr.ru/, che assicura una copertura informatica
generale su quanto accade in Russia e nel mondo. I programmi in lingua italiana de La Voce della Russia vengono irradiati da Mosca su onde medie e onde
corte (particolari  su http://italian.ruvr.ru/),  e ritrasmessi in Italia nelle regioni settentrionali e centrali da Onda Media Broadcast.

Diretta via Internet (http://italian.ruvr.ru) alle 18.00  e alle 22.00, ora di Roma. I programmi de La Voce della Russia sono fruibili su cellulare.

Ultimo aggiornamento Lunedì 23 Gennaio 2012 15:38 Leggi tutto...
 

Euro, sette balle sui tedeschi

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di Vladimiro Giacchè

1) L’euro ha privato la Germania del marco e la convivenza con valute più deboli è stata un handicap. Secondo Frank Mattern, capo di McKinsey in Germania, è vero il contrario: “La Germania con l’euro ha guadagnato moltissimo”. Negli ultimi dieci anni un terzo della crescita dell’economia tedesca è dovuto all’euro (165 miliardi di euro nel solo 2010). I motivi principali: fine dei costi di transazione e di assicurazione contro il rischio di cambio; crescita del commercio intraeuropeo; e crescita delle esportazioni tedesche proprio per il fatto che l’euro è una valuta più debole di quanto sarebbe stato il marco (il contrario vale per la lira).

Inoltre l’euro ha abbassato molto i tassi d’interesse dei Paesi periferici portandoli al livello di quelli tedeschi, con conseguente incremento dei consumi in quei Paesi, a beneficio dell’export tedesco. Il saldo della bilancia dei pagamenti della Germania – in rosso al momento dell’introduzione dell’euro – è cresciuto nel decennio del 41 per cento, sino a 1. 021 miliardi di euro (dati Eurostat).

Ultimo aggiornamento Lunedì 23 Gennaio 2012 15:39 Leggi tutto...
 


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