Autore: Flavio Gori
* L' articolo è una riflessione postuma dopo le chiacchierate di qualche anno fa con Maria Chiara Maestrini su queste tematiche che condividevamo.
Le periferie delle grandi città, si sa, sono spesso quanto di più triste e trasandato si possa pensare.
Spesso si tratta di aree senza servizi, senza locali pubblici decorosi, come se chi abita in quelle zone, non pagasse le tasse, non meritasse alcunché. Come se anziché un cittadino, fosse solo un consumatore.
Non solo abita in zone popolose, in condomini enormi e senza alcuna forma, stile o personalità, ma deve anche vivere male, deve esser costretto a fare chilometri a proprie spese (spesso auto o moto o quando va bene, biciclette, visto che i servizi pubblici scarseggiano anche per i trasporti) per trovare qualcosa, contribuendo essi stessi a peggiorare l’aria che respirano.