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Può fare qualcosa il Partito Democratico per la Sinistra Italiana ed Europea?

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Autore: Flavio Gori


Negli ultimi anni, la frequentazione di un Social Network come Facebook mi è stata utile per intavolare e partecipare a una serie di discussioni che spesso avevano come base il ruolo del Partito Democratico (PD) e le sue radici (Partito Comunista Italiano = PCI >> Partito Democratico della Sinistra = PDS >> Democratici di Sinistra = DS) nel crepuscolo della Sinistra in Italia.

Oltre a essere discussioni tra appassionati più o meno convinti di quell’area, tale scambi d’idee andati avanti per molti mesi fra un buon numero di persone e mischiato talvolta ad altri incontri e riunioni di persona, si potrebbe pensare che questi incontri virtuali fossero utili anche in vista dell’appuntamento elettorale del 2013 con il proposito di capire come siamo arrivati – come sinistra - fin qui e quel che dovrebbe esser fatto per recuperare il voto dei delusi, di quelli che pur provenendo dalla sinistra, adesso albergano nel partito del non voto o in qualche altra formazione, più o meno populista con cui si corre il rischio di restare alla discussione da bar con il più tipico degli slogan da bar: vanno cambiati tutti!

Ultimo aggiornamento Sabato 01 Settembre 2012 13:18 Leggi tutto...
 

Ripartire dalla sussidiarietà

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Autore: Stefano Ceccatelli

 

Ho appena finito di leggere una feroce ma gustosa commedia di Friedrich Durrenmatt dal titolo Franco quinto (quinto di una stirpe di banchieri, perfidi tutti ma sempre più incapaci), che mi arriva la notizia delle dimissioni dei vertici al completo della Barclays, terza banca inglese, uno dei colossi della finanza europea.

Riproponendo la domanda di Bertold Brecht se sia più pericoloso fondare una banca o svaligiarla, il suo allievo svizzero Durrenmatt propende senz’altro per la prima opzione.

In effetti le banche, la finanza, come gli ultimi sviluppi della grande crisi in cui versiamo ci mostrano, si rivelano sempre più palesemente, come la “longa manus”, per non dire le menti occulte, dalle cui scelte anche il nostro attuale assetto (democratico?) dipende.

Ultimo aggiornamento Domenica 22 Luglio 2012 09:32 Leggi tutto...
 

A New Agenda for Afghanistan's Development

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Originally published on Friends Of Europe 04/07/2012

 

By Shada Islam, Head of Policy at Friends of Europe

As international donors prepare to meet in Tokyo on 8 July to discuss Afghanistan’s economic future, the focus should be on more than making new aid commitments. Donors should craft a longer-term agenda for good governance to tackle the country’s immediate problems and prepare for the 2014 drawdown of foreign troops in Afghanistan.


To ensure development and stability in Afghanistan, the Afghan government and the international community should:

 

  • Strike the right balance between support for the army and building strong civilian institutions
  • Focus on sustainable growth and development in addition to security
  • Reduce aid dependency progressively and attract job-creating investments
  • Combat corruption and empower civil society
  • Resist creeping erosion of achievements in women’s rights
  • Engage in capacity-building for journalists, encourage new media

 

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