
Autore: Flavio Gori
Il non voto l’ho spesso considerato come un problema per la democrazia, in quanto si decide di non dare un contributo e lasciando che siano altri a formare le maggioranze che poi governeranno anche la vita di chi non vota.
Ultimamente ho cominciato a pensare che chi inguaia la vita pubblica sta anche tra chi vota, specie quando lo fa senza sapere chi vota e lo fa per motivi diversi (logiche di partito, comunità, interessi personali o di parte ecc).
Un’analisi usuale e non so quanto approfondita, porta a considerare chi non vota come qualunquisti, non acculturati, menefreghisti, interessati solo al proprio bene spicciolo.