Stefano Ceccatelli

Venerdì 28 Ottobre 2011 16:36
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Tranquilli, non sono uno scienziato di professione! Rischiereste altrimenti di avere qualche difficoltà a capirmi. Una delle più grosse lacune del nostro tempo, infatti, quell'incomunicabilità che si é ormai venuta a creare tra noi uomini della strada e la maggioranza degli scienziati di professione, al lavoro nei loro laboratori d'avanguardia e, talvolta, comunicanti con l'esterno solo attraverso riviste prestigiose ma di complessa decifratura, spesso comprensibili solo ad elites di addetti ai lavori.
Quasi niente di quello che elaborano entra a far parte del patrimonio di idee della cultura odierna e la scienza, con ciò, sta lentamente abdicando al suo ruolo di autentica promotrice di una cultura che sia sorgente di speranza per tutti, credenti e non credenti. 
Che le cose stiano davvero così non lo dice solo il modesto professore di filosofia che avete di fronte, ma anche un celebre filosofo della scienza come Ludovico Geymonat, il quale in un'intervista a "L'Avvenire" ha dichiarato che l'esclusione della scienza dalla cultura sembra ormai costituire un sacrificio troppo pesante per la cultura (nell' articolo "Milano, matematica e filosofia" del 30/03/2000). 
Auguri calorosi, dunque, a questo nuovo "Scrittoio", che con umiltà ma anche con molta determinazione si ripromette di fare divulgazione scientifica, con un linguaggio che possa essere comprensibile a tutti (ma proprio a tutti!), senza per questo sacrificare troppo l'essenziale, l'universale che sta dietro alle grandi questioni scientifiche. E' una scommessa importante. Per vincerla servirà davvero il contributo di tutti.

Alla prossima dal vostro Stefano Ceccatelli